Palestrina domina sulla campagna a sud di Roma da quasi tremila anni. Si affaccia dalle pendici del monte Ginestro, una sommità dei monti Prenestini.
Vicoli e scalinate si inerpicano fino alla parte più alta del borgo sorto sull’antica Praeneste. Nel centro storico spicca Palazzo Colonna Barberini, sorto sulla sommità del Santuario di Fortuna Primigenia. Nel Palazzo rinascimentale è allestito il Museo Nazionale Archeologico di Palestrina. Qui si custodiscono le vestigia del grandioso passato di Paestrina.
Intorno all’abitato medievale, Palestrina conserva ancora le vestigia dell’imponente Santuario della Fortuna Primigenia. Il santuario è un grandioso complesso culturale dedicato alla Dea Fortuna, il “massimo complesso di architetture tardo-repubblicane dell’Italia antica”. Fu uno dei templi più importanti dell’antichità dove ci si recava da Roma per avere predizioni e auspici. La sua architettura è considerata tra le più alte testimonianze dell’Ellenismo romano in Italia.
Generazioni di artigiani portano avanti la lavorazione tradizionale del rame, della ceramica e del ferro battuto. Sono numerose le botteghe d’arte dove si continuano a produrre oggetti legati all’antica storia artistica della città.
Il piatto caratteristico per eccellenza è la sagna, la pasta povera e fatta a mano con acqua e farina. E poi ci sono i giglietti di Palestrina, biscotti secchi e fragranti a forma di giglio festeggiati alla Sagra del Giglietto nel mese di agosto.
Imperdibile anche la Sagra delle Fragole nella frazione di Carchitti, nel mese di maggio.
Il 18 agosto si festeggia Sant’Agapito, Patrono della città di Paletrina celebrato con il Palio di Sant’Agapito. Durante la festa di 3 giorni, si svolge la Giostra della Scifa: un cavaliere al galoppo deve infilare una lancia di legno in un cerchio di metallo sul fondo di un contenitore di legno sospeso in aria, la “scifa”.