Marta è un incantevole borgo affacciato sul Lago di Bolsena. Nel centro storico medioevale, tra stradine e case strette intorno alle mura di cinta, ci sono i resti della Rocca, edificata per volere di Papa Urbano IV nella seconda metà del XIII secolo.
Dal centro abitato è ben visibile l’aspra e selvaggia isola Martana, oggi proprietà privata con la sua suggestiva forma a mezzaluna. All’isola Martana sono legate note vicende storiche come l’assassinio di Amalusunta (535 d.C.). Si narra che la figlia di Teodorico re degli Ostrogoti fu uccisa dal cugino Teodato. Questo evento fu il pretesto per l’imperatore Giustiniano per scatenare la cosiddetta Guerra Gotica.
Nell’entroterra c’è il sito templare di Castell’Araldo. La Cannara è un’antica costruzione medioevale frequentata già in epoca etrusca per la pesca delle anguille in transito tra il lago di Bolsena e il mar Tirreno. È un complesso unico nel suo genere ed è sede di uno splendido giardino botanico.
La Torre dell’Orologio ha origini antichissime, probabilmente antecedenti al XII secolo. Danneggiata nel corso di scontri bellici, la torre venne ricostruita nel 1323. Nell’ex palazzo vescovile, o “Salone”, c’è la Mostra permanente di Archeologia preistorica con reperti datati dal Paleolitico medio al Bronzo finale rinvenuti nel fiume Marta e nel lago.
La Cannaiola è un vino tipico di Marta da sorseggiare con dolci secchi locali come i tozzetti con le nocciole, le ciambelline al vino e quelle all’anice, o le crostate di frutta e i ravioli dolci con la ricotta. Tipico piatto stagionale è invece la scafata, una minestra a base di ingredienti semplici come le fave. Da provare è anche il latterino fritto.
Tra le feste popolari c’è la Festa della Madonna del Monte. È nota anche come Festa delle Passate e si celebra il 14 maggio con gli antichi riti popolari delle offerte alla Madre Terra. All’alba iniziano le celebrazioni con un rullo dei tamburi e i cori dei mietitori. Il culmine del festeggiamento è la parata che attraversa Marta dalle rive del lago al Santuario della Madonna del Monte. Qui si offrono alla Madonna i frutti della terra: grano, frutta, ortaggi e olio. In questa occasione si prepara la Ciambella della Barabbata, un altro nome della festa più caratteristica e antica a Marta. I Cavalieri omaggiano la Madonna del Monte portandole infilate nel braccio.
Anticamente venivano conservate e, anche se ormai dure, venivano consumate dai pescatori e contadini come riserva alimentare.
Molto partecipata è anche la Sagra del Lattarino all’inizio di giugno. Quasi 50 anni or sono, un gruppo di pescatori decisero di festeggiare il pesce di lago.