Ha la forma di una cipolla ma non vi farà piangere! Siamo a Casperia, dove il Medioevo ha lasciato un’ampia impronta tanto che alla Porta di S. Maria detta anche Porta Reatina, si può ammirare un orologio che segna l’ora canonica medievale.
Le mura di cinta di Casperia erano imponenti strutture di protezione, tanto che gli statuti del 1397 prevedevano la pena di morte per coloro che vi aprissero un varco sufficientemente grande per il passaggio di una persona.
La storia di Casperia è così importante da essere citata già da Virgilio nel VII Libro dell’Eneide. Grazie alla sua bellezza e al perfetto stato di conservazione del suo patrimonio artistico e paesaggistico Casperia oggi è stata insignita della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, è uno tra i Borghi più belli d’Italia, ed è riconosciuta dal Times, insieme al borgo di Calcata, come Villaggio Ideale d’Italia.
Il centro storico di Casperia, nel cuore della Sabina, è formato da una struttura a “bulbo di cipolla”, con strade a cerchi concentrici che via via si restringono, inerpicandosi sui versanti del colle per finire nella parte più alta del paese dove sorge la Chiesa di San Giovanni Battista.
Restaurata più volte a partire dal 1515, la chiesa presenta un campanile dalla struttura romanica. Una visita all’interno della chiesa è imperdibile grazie alle numerose opere d’arte conservate, insieme al maestoso organo e al monumentale presepe permanente installato nella sagrestia.
Ma i tesori da visitare non finiscono qui. Vale la pena ammirare anche la meraviglia barocca della Santissima Annunziata, il Palazzo Forani, risalente anch’esso al seicento, e la Chiesa di Santa Maria in Legarano appena fuori dal borgo.
Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, percorsi obbligati sono i testimoni della storia e delle origini medievali dell’antica Aspra, diventata Casperia solo nel 1947. Oggi è uno dei pochi paesi ad avere un centro storico completamente chiuso alle macchine, con stradine ben curate e ricche di strutture ricettive e ristorative.
Proseguendo lungo la salita a ciottoli perfettamente restaurata si raggiunge Piazza Umberto I e la bellissima Fontana del Belvedere. Da qui è inevitabile la sosta per ammirare il panorama sui monti Sabini e il Monte Soratte.
Dopo aver tutto questo cammino… non resta che inforchettare un buon piatto di stringozzi con funghi porcini o semplicemente assaggiare alcune delle tante prelibatezze della tradizionale e tipica cucina della Sabina. Provare per credere!