Serrone è soprannominato il “paradiso del parapendio” ai piedi del monte Scalambra.
Seppur importanti resti di ville rustiche di età imperiale romana siano stati ritrovati nella zona, in precedenza fu certamente abitato dagli Ernici.
Su di un costone roccioso si può visitare l’eremo di San Michele Arcangelo, a 1100 metri, luogo magico quasi incastonato nella roccia e ottima area di sosta per chi, seguendo i sentieri, voglia scalare a piedi lo Scalambra.
Il centro storico è un gioiellino in pietra, con viuzze, rampe e scalinate che attraversando il borgo consentono di godere del panorama sulla valle del fiume Sacco e rimirare il paesaggio ricco di vitigni e olivi. Dell’antica fortezza sono rimasti solo pochi ruderi.
Tra i tesori del borgo: la Chiesa, il Museo dei Costumi, la Rocca, i negozietti dove sono esposti i vini migliori e dove si possono fare golosi acquisti.
Passeggiando per il paese è possibile anche vedere l’originale palazzo costruito dall’architetto Fuksas a Paliano.
Da visitare la Chiesa di San Quirico (sec. XII) , la Chiesa di San Pietro Apostolo, il Romitorio di San Michele, il Santuario della Madonna della Pace, i ruderi della Rocca dei Colonna, le Mura ciclopiche della Lesca.
Serrone è famoso per essere diventato il “paradiso del parapendio”. Dall’alto dei suoi 738 metri, è infatti meta ideale per i numerosi appassionati di questo sport.
Il Presepe Etnografico di Serrone è estremamente scenografico. Lungo i vicoli del centro storico di Serrone si stagliano le oltre 100 statue a grandezza naturale del Presepe in abiti tipici ciociari. La sua caratteristica distintiva è di essere il Presepe Etnografico a grandezza naturale più lungo e figurato del Lazio. Il Presepe Etnografico di Serrone è in mostra dall’8 dicembre al 6 gennaio, aspettando l’arrivo dei Re Magi.
I piatti tipici del luogo sono i frascatelli, un tipo di pasta molto spessa, fatta con acqua e farina, le patacche con carne d’agnello o tartufo, il pollo alla serronese e la pizza screscita.
Tra i dolci, a primeggiare è la ciambella serronese, che ha un sapore unico conferito dall’anice.
Ottimo vino Cesanese locale.