San Donato Val di Comino a 728 mt di altitudine, in posizione dominante sulla Val Comino, è noto come il paese degli Scalpellini, luogo ideale per gli amanti delle antiche tradizioni, della natura e delle attività all’aria aperta.
Il nucleo storico è un labirinto di pietra caratterizzato da tortuose stradine, vicoli, passaggi coperti (spuort’ in dialetto), piazzette, in un perfetto disegno medievale che aveva scopi difensivi anche nei confronti del clima (i vicoli spezzano l’impeto del vento gelido).
Ripide scalinate portano a Largo San Donato, cuore dell’antico Castello, dove si trova il Santuario omonimo.
A guardia del paese si erge la Torre, orientata secondo le declinazioni del sole e che, come una bussola, indica i quattro punti cardinali.
Girando tra le vie principali del paese, da non perdere di vista le chiavi di volta in pietra che adornano i palazzi, viva testimonianza dell’opera degli Scalpellini sandonatesi. Si tratta di piccole opere d’arte ricche di simbologie che identificavano il ceto sociale delle famiglie.
I mascheroni sui portali invece avevano lo scopo di allontanare il monacello, il folcloristico folletto locale.
Salendo per Via Maggiore – aperta nel 500 con lo sviluppo del paese a valle – s’incontra la cosiddetta “pietra dello scandalo” (XVI sec.), perché vi si sedeva sopra il debitore insolvente.
Situata all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, San Donato Val di Comino costituisce un passaggio obbligato per chi voglia attraversare il passo di Forca d’Acero a 1538 metri di altitudine, uno dei valichi appenninici più belli e suggestivi del centro Italia.
Tra i piatti dell’antica tradizione è da annoverare la singolare Cipollata, un piatto unico di cipolla, formaggio e uova, che non ha nulla da invidiare alla soupe à l’oignon.
San Donato Val di Comino è un borgo Bandiera Arancione, prestigioso riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano per la qualità dello sviluppo turistico-ambientale.