Vetralla (VT) si trova a circa 86 km da Roma. Abitata dagli Etruschi e dai Romani, subisce, come altri centri, molteplici invasioni e saccheggi, favoriti dalla vicinanza con la Via Cassia.
Infatti i numerosi ritrovamenti, avvenuti nelle sue immediate vicinanze, fanno ritenere che l’antica Vetralla sia in origine un Pagus villanoviano.
Nel periodo romano il centro è progressivamente abbandonato in favore del vicino Forum Cassii. A ridosso del Medioevo, viene innalzata un’imponente cinta muraria, a protezione della cittadina.
L’immane opera non spaventa però la potente Viterbo, che aspira a impadronirsi di una vasta distesa boschiva, donata a Vetralla da Innocenzo III nel 1206.
Viterbo viene però sconfitta e assoggettata agli Orsini, ai Di Vico, agli Anguillara e ai Farnese.
Nel borgo si trova il Castello, costruzione attribuita alla famiglia Di Vico, il cui figlio Giacomo è catturato e poi decapitato a Soriano; il suo sarcofago è ancora conservato nella Chiesa di San Francesco.
Tra un feudatario e l’altro, Vetralla è, per alcuni anni, assoggettata alla Camera Apostolica, ma la sudditanza allo Stato Pontificio non si rivela particolarmente facile a causa di numerose controversie.
Tra gli edifici di culto d’interesse storico e artistico si ricordano la Chiesa di San Francesco di impianto romanico (XI sec.), costruita sui resti di una precedente costruzione, e il Duomo in stile classicheggiante.