Vacone, piccolo paese di 267 abitanti che si trova a circa 90 km da Roma.
Grandi poeti dell’antichità, come Orazio, Ovidio e Virgilio hanno cantato in versi l’amenità della zona e possono introdurre all’esplorazione dei differenti paesaggi naturalistici offerti da quest’angolo di Sabina.
L’origine del toponimo Vacone deriva dal culto della Dea Vacuna e dal fatto che in questi luoghi doveva trovarsi un fanum vacunae, un tempio dedicato alla dea. Il culto di Vacuna è molto seguito nell’antica Sabina, tanto che lo stesso Numa Pompilio, re sabino di Roma, insegna al popolo romano a rispettarne la divinità.
Secondo la tradizionale interpretazione la dea protegge i villeggianti che ritemprano la propria salute fisica nei divertimenti e negli spensierati ozi della campagna.
Da ciò deriverebbe il vocabolo latino vacare che significa cessare con il riposo dalle molestie che tormentano l’animo, così come vacanze sono, appunto, i periodi di riposo, destinati alla tranquillità e ai passatempi.
Nel territorio sono stati rinvenuti molti resti di Età romana, tra i quali spiccano i ruderi della Villa di Quinto Orazio Flacco, poeta romano più noto come Orazio. Altri illustri poeti dell’antichità, come Ovidio e Virgilio, cantarono di questo angolo della Sabina.