Isola del Liri è un gioiello della Ciociaria da visitare almeno una volta nella vita. Lo spettacolare centro storico nasce nel Medioevo ai piedi della Cascata Grande, lo scroscio di 27 metri che fa innamorare tutti.
E anche chi ha il cuore troppo indurito è “obbligato” a fermarsi per un indimenticabile bacio sullo sfondo dell’isola ciociara con tanto di #KissnefregaseGlialtriciGuardano da postare sui social! Così scenografica, è l’unica cascata che precipita in Italia nel centro storico.
La storia di Isola del Liri è fortemente legata al corso del fiume Liri. Fu infatti la sua posizione uno dei motivi che spinse i Romani a conquistarla nel 305 aC. Lo spettacolare centro storico nasce nel Medioevo ai piedi della Cascata Grande, 27 metri d’irrefrenabile potenza della Natura. È un’isola, lo porta scritto nel nome, una lingua di terra tra i due bracci del Liri.
Sin dall’anno Mille, il castello Boncompagni Viscogliosi è a difesa della Piana di Sora e obbliga il Liri a formare due rami che si srotolano in due cascate in pieno centro storico: la Cascata Grande, o Verticale, e la Cascata del Valcatoio. La Natura ha fatto il resto creando due cataratte spumeggianti. L’acqua e la luce giocano a rincorrersi dipingendo arcobaleni che aprono il cuore.
Dall’anno Mille, ha ospitato i Della Rovere e poi la famiglia Boncompagni, ma solo nel 1600 si tramutò in una vera residenza signorile grazie a Costanza Sforza. Lo impreziosì con affreschi d’ispriazione biblica che raccontano gli intrighi di corte nella Sala delle Ronfinelle e con 18 altorilievi in stucco dei comuni nel ducato di Sora nel Salone dei Diciotto Paesi. E ancora con statue che personificano le virtù di un buon principe e uno splendido giardino all’italiana con la Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie.
Nell’Ottocento, sotto la dominazione francese, vi fu un rifiorire delle numerose cartiere nate nel 1500. Oggi alcuni di questi esempi di archeologia industriale si sono trasformati in location per attività culturali. Villa Nota – Pisani, o Villa Lefebvre fu la dimora in stile Luigi XIII della famiglia Lefebvre, la nobile famiglia di imprenditori nell’industria cartaria che nel 1812 fondò l’omonima cartiera moderna. Villa Lefebvre fu costruita accanto alla moderna cartiera, commissionata ad artisti francesi. Qui si produceva la “carta senza fine”, dunque a livello industriale con un sistema continuo a bobine. Nel 1860 il giornale inglese Times stampava le notizie su questa carta. Macchinari, personale da tutta Europa e competenze all’avanguardia diedero vita a 88 anni di grande sviluppo economico, sociale e culturale.
Fino all’inizio del Novecento abitarono in questa villa dallo stile eclettico. Fu la prima villa a Isola del Liri ad avere l’acqua potabile e l’energia elettrica. L’interno è decorato con affreschi, trompe l’oeil e papier peint accarezzati dalla luce delle vetrate in stile Belle Époque. Nella sala al piano terra ammirate la carta da parati dipinta in Francia sul tema del “trionfo dell’acqua”. All’esterno c’è il grande parco all’ombra di tetti aguzzi, abbaini, guglie e pinnacoli. Lungo i romantici viali s’incontrano fontane e piante secolari come la sequoia europea, cedri, magnolie, platani e persino un acero rosso giapponese. Nei primi del Novecento l’acquistò il Cavavalier Antonio Pisani e fu poi ereditata dalla famiglia Nota. La villa è una delle Dimore Storiche del Lazio visitabile con la guida.
Tra gli eventi storici nel borgo di Isola del Liri incontriamo il Liri Blues festival in Piazza De Boncompagni, uno dei più importanti festival di blues italiani. Nato nel 1988, ai concerti si affiancano le jam sessions notturne e la musica nelle strade di Isola del Liri, all’ombra della spettacolare cascata.