Facciamo un salto nel passato del Cinema Neorealista Italiano per festeggiare i 70 anni di “Pane Amore e Fantasia” girato a Castel San Pietro Romano. Andiamo alla scoperta di un percorso che attravera borghi e luoghi naturali dove le pellicole sono state ambientate e girate per scovare vicoli e piazzette dove il tempo sembra essersi fermato.
Castel San Pietro Romano è un piccolissimo borgo tra i monti Prenestini che sorge su un monumento naturale, la Valle delle Cannucceta. Porta il nome dell’Apostolo e primo Papa venuto a predicare il Vangelo in questi luoghi. Tra I Borghi più Belli d’Italia, è stato impreziosito nel 2023 dalla Big Bench, la panchine fuori scala da cui godere di una una nuova prospettiva per meravigliarsi della bellezza del paesaggio circostante.
Fu scelto negli anni 50 come ambientazione di molti set cinematografici per la sua atmosfera rurale, disincantata e rappresentativa dell’Italia del Dopoguerra. Tra inumerosi registi che hanno girato pellicole a Castel San Pietro incontriamo Sergio Corbucci in “I due Marescialli”, con Vittorio De Sica e Totò, Pietro Germi con “il Federale” con Ugo Tognazzi, e “Menage all’italiana” di Franco Indovina e con Ugo Tognazzi.
“Pane amore e fantasia” è la commedia del 1953 che vede la straordinaria caratterista comica Tina Pica nel ruolo di Caramella. Affianca i protagonisti Vittorio De Sica, nei panni del maresciallo Carotenuto, e Gina Lollobrigida nel ruolo di Pizzicarella, la Bersagliera. Prima pellicola della furtunata serie interpretata da Vittorio De Sica, l’eterno donnaiolo prima maresciallo e poi cavaliere. Fu seguita da “Pane, amore e gelosia” nel 1955, entrambi girati in bianco e nero da Luigi Comencini a Castel San Pietro Romano. La tetralogia prosegue con “Pane, amore e…” girato da Dino Risi nella Penisola Sorrentina con l’indimenticabile scena del mambo di Sophia Loren con Vittorio De Sica. E in ultimo, “Pane, amore e Andalusia” (1958) di Javier Setò.
I luoghi che vediamo in “Pane, amore e fantasia” possiamo ripercorrere seguendo l’itinerario cinematografico segnalato dai pannelli descrittivi nel cuore del Borgo. Dal balcone fiorito al centro della Piazza San Pietro, dove una realistica riproduzione immortala il Maresciallo De Sica, fino alla strada a lui intitolata, quella che nel film percorre in alta uniforme per andare alla festa del paese.
E ancora, la parrocchiale di San Pietro e il palazzo Mocci. Palazzo Mocci ospita oggi Il MUD, Il Museo Diffuso dove si racconta l’evoluzione del Territorio di Castel San Pietro Romano. Le tappe dell’itinerario prevedono la visita alla Rocca dei Colonna, fortezza medievale della città, alla Chiesa di San Pietro, ricca di capolavori dell’arte seicentesca, e la passeggiata lungo le mura poligonali dell’Antica Praeneste.