La parola “museo” fa sussultare i bambini soprattutto quando inizia la scuola! Ne abbiamo scelti 3 molto speciali, 3 “Paesi dei Balocchi” nel Lazio che sanno stupire i piccoli e far tornare bambini i grandi.
Non tutti sanno che nel Palazzo Rospigliosi a Zagarolo c’è il Museo del Giocattolo. È tra i più grandi musei del genere in Italia e in Europa con le sue 17 sale su 1000 mq dove si racconta l’evoluzione dei giochi dalla metà del 1800 ai giorni nostri.
Qui si rivela la storia del giocattolo in Italia scrutando quasi 1000 articoli prodotti in Europa e in America con marchi prestigiosi come Lehmann, Märklin, Hornby, Ingap, Bing, Lenci, Furga, Shuco, Tippco. Dalle bambole di pezza e di plastica con minuscoli servizi da tè in porcellana fino ai giochi multimediali passando per teatrini di burattini e marionette, automobiline e modellini di navi, è un viaggio fantastico alla scoperta dei pezzi rari custoditi e donati da collezionisti come Fritz e Lisa Billig, Marzia Peretz, Nella Crestetto Oppo, Luisa Dellanzo, Marina Caprari e Sabrina Alfonsi.
Siamo in un museo demoantropologico che mette in evidenza il rapporto tra gioco e realtà sociale e culturale lungo le aree tematiche del percorso espositivo. I giocattoli sono spiegati nelle caratteristiche tecniche, meccaniche e costruttive attraverso attività didattiche e di laboratorio che permettono ai bambini di creare i giochi, trasformando il sogno in realtà. Seminari, mostre tematiche temporanee e spettacoli coinvolgono anche i più grandi, stimolando fantasia e creatività.
A Piana delle Orme a Latina, nel Padiglione del Giocattolo d’Epoca rivivere il passato è divertente anche nelle pagine di storia più dolorose.
Piana delle Orme è un complesso museale storico – etnologico su oltre 30 mila mq che fa rivivere 50 anni di storia italiana del 1900. È un parco tematico suddiviso in 15 padiglioni che racconta le tradizioni e la cultura della civiltà contadina, la bonifica delle Paludi Pontine e la Seconda Guerra Mondiale. È un vero e proprio tuffo nel passato tra i veicoli, i mezzi della grande industrializzazione, gli edifici e i personaggi fedelmente ricostruiti in scala 1:1.
Ci sono due percorsi: Bellico e Agricolo. Tra i padiglioni del Percorso Agricolo c’è quello dedicato ai giocattoli d’epoca. Questo scrigno magico custodisce giochi di marchi noti come Ingap, Marcheselli, Heinrichsen, Corgi, Solido, Dinky Toys, Lima, Märklin, Schuco, Gama, Rivarossi, Xiloplasto, Figir, Chialù, Elastolin, Lineol, Nardi e Rovello.
Nato dal meticoloso collezionismo in voga in Italia dagli anni 70, in questo racconto fantastico incontrerete dai soldatini di piombo, latta e pasta ai cow boy e sioux passando per automobiline e motociclette, ruspe e gru, mezzi bellici, della polizia e dei pompieri fino alle navi e i sommergibili, le locomotive a vapore e i trenini elettrici, gli aerei, gli elicotteri e persino le astronavi. E poi ancora pistole e fucili, robot e giochi tecnologici accanto a deliziosi arredi delle case delle bambole e animali in legno e latta costruiti tra l’inizio del Novecento e gli anni 60.
Se poi amate sentirvi delle vere Principesse, il posto giusto per voi è la Mostra Permanente – le Carrozze d’Epoca a Roma dove scoprirete il mondo dei trasporti prima dell’invenzione del motore a scoppio.
In questo museo resterete a bocca aperta passeggiando tra gli oltre 300 veicoli delle più svariate provenienze ed epoche, da quelle greco-romane a quelle della Belle Époque: calessi, slitte, risciò, carovane, omnibus, antichi carri bellici, agricoli e dei pompieri.
E non solo. Nei 3000 mq di esposizione vedrete le bighe originali utilizzate nei film “Ben Hur” e “Il Gladiatore”, un carro con il cannone del periodo napoleonico apparso anche nel film “Il Barone di Manchausen”, e la diligenza in “Ombre Rosse”. E poi la carrozzella di Anna Magnani e persino la Berlina della principessa Sissi.
L’arredamento arricchisce l’atmosfera con elementi a tema: selle e gualdrappe, quadri a tema e modelli di carrozze, porcellane, corazze e elmi, armi, antichi attrezzi agricoli e giocattoli d’epoca.